Amendolara. Dieci anni dell’amministrazione targata Ciminelli: tracciato un bilancio

Ha esordito ringraziando tutti i consiglieri comunali di questi dieci anni di amministrazione; i cittadini e i dipendenti comunali che con la loro collaborazione hanno permesso di raggiungere risultati importanti, tracciando un sentiero per Amendolara, un via verso lo sviluppo. Il sindaco Antonello Ciminelli martedì sera in piazza Giovanni XXIII ha tracciato un primo bilancio di dieci anni di mandato (2011-2021). «Abbiamo indicato un nuovo modello amministrativo, un vero brand Amendolara. Ci siamo messi in gioco, lavorando a testa bassa. Abbiamo rischiato con progetti ambiziosi ed abbiamo avuto ragione». Il riferimento è al parco fotovoltaico, alla Stazione Zoologica, ai dissuasori in mare contro la pesca a strascico, alla raccolta differenziata “porta a porta”, al ripascimento costiero che ha ridato vita ad una vecchia spiaggia impraticabile: iniziative di green economy e blue economy che fanno di Amendolara un modello di paese ecosostenibile. «Gli interventi a mare ci hanno permesso di dare un impulso al turismo spingendo numerosi giovani di Amendolara ad investire in attività e che con sacrifici stanno ottenendo i primi importanti risultati. E’ un messaggio forte, vuole dire che lo Stato c’è. Il Comune è lo Stato e deve creare le condizioni di sviluppo»

«Ci siamo applicati tutti i giorni con passione ed impegno, puntando esclusivamente al bene di Amendolara. In questi dieci anni abbiamo realizzato più opere di tutte le amministrazioni precedenti. Solo alla Marina figurano 8.000 metri quadri di pavimentazione nuova tra marciapiedi e piazze».

«Dopo dieci milioni di euro finanziati dal Governo, quaranta ricercatori che si apprestano a vivere e spendere ad Amendolara, dieci/dodici amendolaresi che vi hanno trovato lavoro, ancora qualcuno ci chiede a cosa serve la Stazione Zoologica con un Centro di Ricerca Marina tra i più importanti d’Europa. Siamo alla follia! Il progetto Calipso, che tanti pensavano fosse aleatorio, ha dato i suoi primi frutti. Come la mandorla De.Co. di Amendolara che ha intrapreso il percorso verso il marchio Dop»

In questi dieci anni, l’Amministrazione Comunale targata Ciminelli si è distinta per i servizi ai cittadini. In un periodo particolarmente complicato per la gestione rifiuti, dove tanti comuni arrancano nello smaltimento, il Comune di Amendolara non va mai in affanno, ripulendo sovente anche le mini discariche che si creano in luoghi isolati per colpa dei soliti sporcaccioni. «Abbiamo rifatto la quasi totalità della rete idrica in Marina e in contrada Colfari, annullando perdite storiche che sottraevano soldi dalle tasche dei cittadini».

«Abbiamo asfaltato il lungomare e qualcuno si è lamentato per il periodo non adatto. Questo qualcuno ha ragione, ma non è colpa nostra se i soldi del finanziamento arrivano a maggio e le procedure propedeutiche ai lavori si concludono a luglio. Abbiamo lavorato sempre in silenzio, comunicando l’essenziale, senza tagli di nastri e squilli di trombe».

Sul fronte culturale il sindaco ha ricordato l’importante accordo di valorizzazione sottoscritto pochi giorni fa con il Museo di Sibari e il nuovo progetto che vedrà Palazzo Andreassi sede del nuovo museo di Amendolara. E poi ancora il gemellaggio con la cittadina francese di Vannes in occasione dei 700 anni della morte del patrono San Vincenzo Ferrer che ha portato una delegazione di Amendolara in Bretagna.

«In questi anni – ha concluso Ciminelli – il Comune è stata davvero la Casa dei Cittadini, dove ognuno è stato accolto e ascoltato con il solo obiettivo di risolvere i problemi. Dal primo giorno ci siamo messi al servizio della comunità. I sindaci e gli amministratori passano, ciò che resta è Amendolara».

COMUNICATO STAMPA

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