Ambiente, Straface: “Il Comune di Corigliano Rossano solo dopo quattro anni ha affidato i servizi di ingegneria”

Il consigliere regionale replica al sindaco Stasi che aveva chiesto al commissario straordinario sul dissesto idrogeologico di sbloccare i fondi. “L’ente locale dal 2018 ha in convenzione due interventi da 4 milioni ma solo nel 2023 ha affidato i primi servizi”

CORIGLIANO ROSSANO  “Ci sorprende che ancora una volta il sindaco di Corigliano Rossano sia sempre pronto a scaricare le responsabilità sugli altri e non addebitarsi mai le proprie. E sorprendono le sue dichiarazioni con cui invita il commissario straordinario sul dissesto idrogeologico a sbloccare i fondi fermi.

 

Il comune di Corigliano Rossano, piuttosto, in convenzione di avvalimento, ha assunto la titolarità del procedimento amministrativo di due interventi di mitigazione del rischio idraulico per un complessivo importo di 4 milioni circa. Tali interventi, per i quali il comune ha sottoscritto la convenzione con l’ufficio del Commissario nell’ormai lontanissimo ottobre 2018 e relativo alle località Fosso Cannata e Santa Croce, solo nel gennaio 2023 hanno registrato il primo formale atto di affidamento dei servizi di ingegneria da parte dell’amministrazione comunale”. È quanto fa sapere Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, presidente della terza Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative e segretaria della quarta Commissione Ambiente.

“Il sindaco che tanto decanta la necessaria messa in salvaguardia del proprio territorio – sostiene la presidente della terza commissione – è riuscito solo dopo quattro anni ad affidare i servizi tecnici per i due interventi richiamati nelle località Fosso Cannata e Santa Croce. Stasi sa bene che il progetto di mitigazione rischio idraulico sul fiume Crati è in fase di progettazione definitiva e che il responsabile unico del procedimento ha richiesto la preliminare valutazione archeologica ai progettisti, al fine di andare in conferenza dei servizi e concluderla in tempi rapidi per l’esecutività del progetto. Inoltre, sono già in essere interlocuzioni con la Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e l’autorità di Distretto ma, purtroppo, per tutto questo c’è bisogno di tempo e non dipende dall’Amministrazione regionale. Inoltre – conclude Pasqualina Straface – Calabria Verde ha già proceduto alla pulizia di diversi corsi d’acqua e continuerà in questa azione che vuole essere un segnale forte della Regione Calabria. Contemporaneamente la stessa società in house della Regione che si occupa di tutela dell’ambiente ed il Dipartimento all’Ambiente guidato dal dirigente Siviglia, stanno avviano il progetto relativo alla pulizia del fiume Crati”.

comunicato stampa

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