Algieri : l’atto aziendale mostruoso e senza logica

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CORIGLIANO Un atto mostruoso e inconcepibile. Lo bolla così l’atto aziendale dell’Asp/Cs il portavoce del Movimento civico “Liberi per Cambiare”, Aldo Algieri. “È inconcepibile ed inaccettabile – afferma Algieri – che l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ed il suo direttore generale Mauro abbiano proposto ed emesso un atto aziendale che ignora il processo di fusione in atto tra i comuni di Corigliano e Rossano, tra i più popolosi della provincia ed i più popolosi dell’area jonica, creando due aree distrettuali mostruose che fanno capo la prima al comune di San Marco Argentano e l’altra al comune di Acri, e che “comprendono” la prima il comune di Corigliano e l’altra il comune di Rossano. Massimo rispetto per le due cittadine dell’entroterra, tale organizzazione amministrativa a mio avviso – prosegue Algieri – rappresenta un preciso atto contro il nostro territorio. Il sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci – si chiede l’esponente di Liberi per cambiare – è d’accordo?
Casomai lo fosse, per quale motivo finora non ha speso una parola in alcuna sede istituzionale? Mi interrogo se lo abbia almeno letto l’atto aziendale emesso dall’Asp lo scorso 9 novembre. Una cosa è certa: questo tipo di atti non passeranno più nel silenzio di chi fa politica sul territorio e per il territorio. L’atto aziendale sanitario non apporta, infatti, alcun miglioramento al sistema sanitario territoriale, a cominciare dall’ospedale “spoke” Corigliano-Rossano, ma esautora completamente l’intero territorio jonico, col suo patrimonio sanitario che viene parcellizzato in ben tre distretti e senza alcuna logica apparente. Si tratta di un provvedimento che produrrà soltanto un ulteriore depauperamento della sanità territoriale. Addirittura nella denominazione dei tre distretti si perde l’identità di due grandi realtà quali Corigliano e Rossano, da sempre punti di riferimento della sanità territoriale.
 Nell’esprimere forte dissenso, – così conclude Algieri – invito il sindaco di Corigliano a non “dormire” ed a preoccuparsi”.
(fonte: comunicato stampa)

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