Aldo Lombardo, sette mesi di delicato governo

di SERAFINO CARUSO

commissario LombardoGiunto in un momento molto delicato per la città di Rossano, il commissario prefettizio Aldo Lombardo ha operato tra mille difficoltà. Soprattutto con l’ombra incombente del pre-dissesto finanziario. Quando è arrivato, a fine novembre scorso, ha cercato innanzitutto di conoscere la città. Tra le sue prime visite, ricordiamo con piacere quella fatta alla nostra redazione. In quell’occasione, fu immediata l’impressione di avere di fronte una persona perbene. Non c’eravamo sbagliati: da uomo di Stato qual è, Lombardo ha subito cercato di mettere a posto, per come meglio ha potuto fare, i conti della macchina comunale. Le finanze locali sono cambiate: ormai si spende solo se si hanno soldi a disposizione. E il commissario ha cercato di individuare subito i settori su cui poter effettuare dei tagli. Il tempo a disposizione è stato poco, ma è stato fatto tanto di buono. Questo a testimonianza del fatto che non c’eravamo sbagliati quando auspicammo un prolungamento della sua gestione perché convinti che potesse apportare altri benefici alla città. Cerchiamo allora di individuare e analizzare gli interventi più significativi. Lombardo ha prima di tutto messo mano all’utilizzo dei beni immobili del Comune. Adottando un regolamento ben preciso relativo al patrimonio comunale. Che non è poco. Sono state regolamentate situazioni che regnavano da decenni nella più totale anarchia. Diverse associazioni non pagavano alcunché per la loro occupazione di immobili del Comune (ad esempio, accanto alla delegazione della Polizia Municipale allo Scalo, o vicino all’anfiteatro del lungomare). È stato introdotto il pagamento di una somma forfettaria almeno per le spese comunali della pulizia delle aree. Si sono stipulate, quindi, nuove convenzioni di utilizzo dei beni immobili. Doveva venire un commissario prefettizio per fare questo? Evidentemente sì. Questione case popolari. Questione intricata. In passato, erano state restaurate alcune case nel centro storico. L’Aterp ha predisposto un bando. Le case sono state assegnate, ma mai consegnate ai legittimi assegnatari. Durante l’amministrazione Antoniotti, si era proceduto a murare porte e finestre di alcune di esse che, nel frattempo, erano state saccheggiate diventando ricettacolo per balordi e drogati. Anche grazie all’intervento del Comitato Rossano Centro Storico, la gestione commissariale a guida Lombardo ha convocato i vertici dell’Aterp per capire cosa fare di questi immobili. Che devono essere consegnati agli assegnatari. Il commissario ha avviato una ricognizione degli stessi. E si è appurato che una sola persona in modo abusivo aveva occupato ben quattro appartamenti. Il commissario, che ha scelto all’inizio di non essere affiancato da nessuno nella sua gestione, avvalendosi del solo apporto di dirigenti, funzionari e segretario comunale, ha messo mano anche al settore commercio. Per i mercati rionali, ad esempio, in molti non pagavano, da anni, alcuna tassa. Si è intervenuto modificando il regolamento relativo al commercio, intimando a molti commercianti di mettersi in regola con le normative vigenti. Una situazione di totale abbandono del patrimonio pubblico: ecco cosa si è trovato dinanzi Lombardo. Frutto di anni e anni di “cecità politica”. Volontaria. A spese della collettività. Che adesso, anche per colpa di questi atteggiamenti, si ritrova un Comune sull’orlo del dissesto finanziario. Ancora, alcune aree del patrimonio pubblico che dovevano essere riconsegnate al Comune con i relativi servizi non risultano essere rientrate. Si parla di una monetizzazione di questi beni per un valore di circa due milioni e mezzo di euro. Provvedimento mai notificato al diretto interessato. Discorso canile: a dicembre, Lombardo decise di intervenire una volta accertatosi che per la gestione affidata a una cooperativa privata il Comune spendeva circa 300mila euro l’anno. Troppi. Si pensò perciò di internalizzare il servizio, con l’ausilio di personale ex Lsu/Lpu e di quattro detenuti del carcere di Rossano. Con il quale, a breve, verrà sottoscritta una convenzione. Nel frattempo, la gestione è a cura degli ex socialmente utili e dell’associazione “Quattro zampe” di Corigliano, alla quale va solo un rimborso spese. Il grosso della cifra che si spendeva prima per il canile è stata dirottata per la gestione degli impianti di depurazione presenti sul territorio.
Verrà interiorizzato anche il servizio di illuminazione dei loculi del cimitero. Risparmiando, così, un’altra importante cifra finora destinata a imprese private. Sono stati ripristinati, dopo decenni, i bagni pubblici nei pressi dell’ospedale “Giannettasio” che sono rimasti chiusi per troppo tempo. Sono state istituite le strisce blu per i parcheggi in Viale Margherita e Via Nazionale, oltre che davanti all’ospedale. Un’operazione di educazione. Un funzionario titolato è stato spostato presso l’ufficio legale, sopperendo a una carenza permanente. Risparmiando, in tal modo, altri soldi.
Insomma, gli interventi sono stati tanti. E per attuarli tutti completamente ci sarebbe stato necessario più tempo. Lombardo è un uomo di Stato. Un tecnico che vuole far rispettare le regole. La politica è altra cosa. La politica spesso risponde a logiche contorte. Ecco perché Rossano avrebbe avuto bisogno di una gestione commissariale più lunga. A ogni modo, l’attuale amministrazione a guida Mascaro ha il dovere di continuare a far rispettare le regole in maniera indistinta così come stava aveva iniziato a fare Lombardo.

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