Albidona, opposizione e maggioranza ai ferri corti

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ALBIDONA L’Opposizione guasta la festa alla Maggioranza rovesciandole addosso una serie di accuse e, a circa un anno dall’inizio del mandato, di non aver mantenuto nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale.
Lo ha fatto attraverso un lungo e articolato murales comparso sui muri del paese proprio in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo e dello storico incontro con gli emigrati albidonesi in Argentina che sono tornati in paese dopo tanti anni, pensando di trovare una comunità coesa e pacificata. «Niente, niente…il nulla!».
Esordisce così la Minoranza che poi aggiunge: «La rivoluzione promessa è svanita, questa amministrazione, che si era presentata come salvatrice della comunità, sta andando alla deriva come la nave di Schettino. Finora – si legge ancora nel manifesto che accenna a interessi personali – è riuscita solo a spaccare intere famiglie portando il paese agli anni bui e deludendo i cittadini che avevano creduto alle promesse…».
Secondo la Minoranza l’esecutivo-Di Palma qualcosa l’ha fatta, ma in negativo, eliminando un Vigile Urbano che era a mezzo servizio, facendo fuori un segretario comunale di prima fascia dopo oltre 20 anni di servizio e due professionisti dell’Ufficio Tecnico. Che fine hanno fatto, si chiede ancora la Minoranza, gli oltre 70 posti che dovevano essere assegnati all’interno del villaggio turistico, del “Centro Anziani”, del “Parco Avventure” e della “Riserva di Caccia”?
Dopo aver messo nel mirino anche i presunti metodi anti-democratici all’interno del consiglio comunale, l’Opposizione dipinge un quadro dei problemi che restano insoluti: l’acqua nelle campagna andrebbe a singhiozzo, le strade rurali sarebbero in uno stato pietoso, il paese sarebbe sporco e regno di ratti e cani randagi e interi quartieri resterebbero spesso al buio. «Altro che chiacchiere… – conclude la filippica della Minoranza rivolta al primo cittadino – i fatti sono questi e non cambieranno sia per la tua incapacità (come tu stesso hai sostenuto in consiglio), sia perché hai affidato la gestione del Comune a persone che fanno continue scorribande nei confronti dei cittadini alimentando odio e divisioni». La polemica non si arresta.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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