Aeroporti, Sauve: basta con le lotte fratricide

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La questione infrastrutturale rimane di vitale importanza per il Sud e per la Calabria in particolare. Nonostante tutto, vi sono dei dati in controtendenza secondo i quali gli scali aeroportuali, con i loro bilanci in passivo, rischiano di essere soppressi. Oggi il diritto costituzionale alla mobilità tiene conto della relazione costo/benefici. C’è poco da fare. Sul tema degli aeroporti il rappresentante dell’associazione “Le Ali per Cosenza”, Luigi Sauve, esprime alcune perplessità circa la situazione calabrese: ”In questo momento di difficile contingenza , con un’importante crisi nel settore aeroportuale calabrese, è molto giusto che le province con aeroporti a rischio chiusura alzino gli scudi, applaudiamo il sottosegretario al turismo, Bianchi, che ci dice che ” il problema aeroportuale calabrese è ormai una questione dirimente per lo sviluppo economico della regione”, la domanda che sorge spontanea è di quale parte della regione parla perché se è dirimente per uno sviluppo territoriale si deve intendere che la Calabria del nord , senza aeroporti, non deve o non merita di svilupparsi? Si deve intendere che la Provincia di Cosenza non ha diritto ad avvicinarci al cuore pulsante dell’Europa? Non ha il diritto di poter ospitare il turismo internazionale che, soprattutto fuori stagione, cerca mete turistiche nuove? Francamente neanche la Provincia di Cosenza vuole rinunciare al suo sviluppo, e quindi al suo aeroporto, non ne vuole tre, non ne ha bisogno di tre, ma uno si. Sarebbe bello. erto sarebbe bello se tra calabresi si smettesse questa guerra fratricida tra poveracci che dura da tempo immemorabile e che come risultato ci ha reso l’ultima regione d’Europa, sarebbe bello se si potesse parlare di sviluppo non pensando solo al proprio orticello, sarebbe bello se i nostri politici non si ricordassero dell’aeroporto della Provincia di Cosenza e quindi dello sviluppo della provincia stessa, solo in campagna elettorale, sarebbe bello se giovedì prossimo, 19 gennaio, a Roma, i rappresentanti della Calabria parlassero dei problemi aeroportuali e di sviluppo dell’intera Calabria e non solo di una parte, sarebbe bello se il sottosegretario al turismo della Repubblica Italiana si ricordasse di essere Calabrese e non solo Crotonese, sarebbe bellissimo se la politica acquisisse quella lungimiranza necessaria per far diventare la Calabria la California dell’Europa, perché, francamente se lo merita”.

(fonte: La Provincia Di Cosenza)

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