Abusi edilizi, numeri da capogiro nel cosentino

rossano

Sono ben 3442 i casi accertati e denunciati di abusi edilizi commessi nel territorio cosentino  partire dal 1909 fino al 1976. In particolare, i dati consultabili nell’Archivio di Stato e relativi al periodo dal 1909 al 1929, vedono protagonista la Calabria settentrionale con Castrovillari (26) e Saracena (11) ma anche e soprattutto i grossi centri della costa come Cassano (79), Trebisacce (22), Villapiana (11). Nel solo 1930 sono circa 70 i provvedimenti adottati contro l’abusivismo e che interessano soprattutto Civita (11), Oriolo (7), Acquaformosa (3), Mandatoriccio e Roggiano Gravina (4). Tra il 1946 e il 1966, 227 provvedimenti interessano la sola città di Cosenza, preda di uno sviluppo urbano pressoché selvaggio. Negli anni ’70, oltre ai 180 casi di Cosenza, si registrano gli eccessi di Cassano (171), Montalto (100), Cariati (97), Corigliano (96), San Giovanni in Fiore (85), Acri (82), Luzzi e Belvedere (71), Amantea (67), Altomonte (54), Castrovillari (48), Bisignano (64), Cetraro (37), Campana (31), Diamante (28), Rossano (26).

Fonte: La Gazzetta del sud

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