Ribadito il secco NO del sindaco di Cassano alle trivelle.

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Il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso è intervenuto all’incontro che si è tenuto presso l’anfiteatro dei Laghi di Sibari da dal titolo “Salviamo i Laghi dal pericolo Trivelle. Incontro sulla costruzione del Pozzo esplorativo DR74 AP1/LIUBA 1OR.”

Il primo cittadino ha ribadito, ancora una volta, il suo secco e deciso NO alle Trivelle.

Dopo aver portato i saluti istituzionali e aver illustrato agli ospiti presenti le peculiarità del territorio comunale il Sindaco Papasso ha dichiarato: “come amministrazione ci siamo sempre dichiarati contrari alle trivelle e ci siamo mobilitati di concerto con le altre istituzioni per fare muro ed impedire quello che sarebbe un deturpamento definitivo del nostro territorio che vive prevalentemente di una vocazione turistica. Le trivelle sono una grave minaccia per i nostri mari, e già questo, mi sembra essere, un motivo sufficiente per dire NO”. Il Sindaco di Cassano ha sottolineato anche che l’idea  della costruzione di un pozzo perforato rappresenta anche un indirizzo energetico insensato, un favore alle lobby del petrolio che espone a rischi enormi economie che si fondano sul il turismo e la pesca”. Con dati alla mano il Sindaco Papasso dice che: “è stato accertato infatti che sotto i nostri fondali c’è un quantitativo di petrolio che, se potessimo estrarlo in un colpo solo, corrisponderebbe a meno di due mesi dei consumi dell’Italia. Andrebbe poco meglio col gas: circa sei mesi. Quindi mi chiedo e vi chiedo vale la pena deturpare i nostri mari per così poche risorse che non sarebbero neppure dell’Italia ma delle compagnie petrolifere?»
Quelli che contano sono le decisioni e gli atti prodotti e, giova rammentare, che Gianni Papasso, nella sua qualità di Sindaco, si è spinto ben oltre i semplici proclami politici ed ha attivato tutte le iniziative necessarie per impedire ogni attività di esplorazione, ricerca e estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi sul territorio di Cassano All’Ionio, quale ad es. l’ Ordinanza n. 98/2015.

Come si ben legge nell’enciclica Laudati Sii di Papa Francesco “che genere di mondo vogliamo? Che genere pianeta vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli?” Aggiunge Papasso “dobbiamo essere noi amministratori, che rappresentiamo una intera collettività a gettare le basi per permettere che il nostro territorio, così bello, così ben voluto da Madre Natura vada distrutto senza una valida ragione. E come non prendere a cuore le parole del Pontefice che abbiamo avuto l’onore di ospitare? saremo i custodi di questo territorio e ci batteremo con tutti i mezzi possibili affinchè questo che potrebbe essere la sicura fine della nostra economia turistica venga scongiurato”

(fonte:comunicato stampa )

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