Oliverio ignora i sindaci del comprensorio, che si ribellano

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CARIATI Sanità ed elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale: due momenti dove si tocca con mano come lo jonio sia abitato da cittadini figli di nessuno. Violati diritti costituzionali e quando si chiede aiuto e semplicemente un incontro si viene ignorati. I “non ascoltati” non sono semplici cittadini, ma persino i sindaci. Per il sindaco di Cariati Filomena Greco «le parole non bastano più, ma servono i fatti». Il governatore Oliverio ignora l’amministratrice che ha appositamente chiesto un incontro al presidente della giunta per discutere dell’allarme “sanità”. Al silenzio la Greco ha reagito rivolgendosi ai commissari Scura e Urbani, invitando gli amministratori locali a mantenere il patto di unità. «sono troppe le cose che sul nostro territorio non funzionano come dovrebbero (giustizia, viabilità, scuola, sanità). Bisogna cambiare rotta. «Ho scritto – ricorda Greco – anche a nome dei 14 Sindaci della Sila Greca al governatore Oliverio per fissare un incontro e discutere di quanto sta accadendo e delle possibili soluzioni da adottare. Non ho avuto risposta. È per questo che ora ho deciso di rivolgermi ai commissari Scura e Urbani: se la politica non vuole intervenire, che lo facciano almeno i responsabili tecnici». «Noi vorremmo che venisse riaperto l’ospedale. Abbiamo capito che non succederà. Ma su una cosa non intendiamo mollare: bisogna attivare i tutti i servizi previsti sulla carta e soprattutto quei servizi per i quali sono state firmate convenzioni e previsti fondi». Tra le questioni da affrontare:il rafforzamento del PPI (Punto di Primo Intervento) sia per quanto riguarda il personale che per quanto concerne le attrezzature, ma soprattutto per sollecitare l’immediata avvio delle procedure per l’apertura della Casa della Salute. «Quello che mi è difficile capire – continua l’amministratrice- è il perché si sia deciso, ormai più di un anno fa, di stanziare fondi per oltre 9 milioni di euro e poi non si sia proceduto alla realizzazione del progetto. Rischiamo che la Casa della Salute non venga mai realizzata. Se si continua così a breve potremmo perdere quei soldi. Se si pensa che ancora non è stato avviato neanche il carotaggio, si ha l’idea di quanto i tempi si prospettano drammaticamente lunghi. È’ arrivato il momento che ognuno si assume le proprie responsabilità». Non solo sanità. Occorre un maggiore potere contrattuale del territorio. Di qui l’appello rivolto ai sindaci del comprensorio sulle provinciali, dopo i vari incontri unificanti degli ultimi giorni. «È evidente che l’intesa a cui eravamo giunti era scomoda. Qualcuno ha agito per indebolirla. Vorrei precisare che Cariati, come anche Mandatoriccio, aveva espresso la volontà di appoggiare una candidatura forte del basso Jonio. Volontà che il sindaco Donnici e il vicesindaco Salvati avevano rimarcato nei loro interventi al consiglio comunale di Rossano del 28 dicembre scorso. Della stessa idea erano anche le Amministrazioni di Terravecchia, Scala Coeli, Pietrapaola e Calopezzati. Cosa bisognava fare di più per raggiungerla, questa coesione? Sono certa che Franco Iacucci, col quale mi congratulo, saprà dare la giusta attenzione alle nostre istanze. Abbiamo la capacità politica di raggiungere intese e, quindi, di essere davvero incisivi? Il territorio nelle dichiarazioni è unito”. La Greco ricorda che si vota anche per il rinnovo del consiglio provinciale.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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