Migranti, 230 minori da sistemare dopo gli ultimi sbarchi

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Il delegato della Regione per l’immigrazione, Giovanni Manoccio, e il fondatore del Movimento Diritti Civili e delegato della Regione per la tutela e promozione dei diritti umani, Franco Corbelli, denunciano il drammatico caso dei 230 minori, non accompagnati, sbarcati giovedì scorso a Corigliano, metà dei quali, al momento, senza alloggio e senza assistenza adeguata. «Si tratta – affermano Manoccio e Corbelli – di una situazione che rivela l’impotenza dello Stato di fronte a questo grave e urgente problema. Per questo chiediamo al ministero degli Interni l’immediata creazione di una task force per affrontare subito questa drammatica emergenza umanitaria dei piccoli migranti. Il ministero degli Interni – prosegue la nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – deve creare subito una task force per affrontare l’emergenza più drammatica e urgente: quella dei minori non accompagnati. I comuni, sede dei porti, non possono essere lasciati da soli ad affrontare tale emergenza. A Corigliano c’è da giovedì mattina una difficilissima situazione dei minori (ripetiamo, sono 230) non accompagnati sbarcati quel giorno che non si sa dove sistemare e a chi affidare per l’assistenza. È già da mercoledì sera, ancor prima dello sbarco del giorno dopo, che l’assessore alle politiche sociale e all’immigrazione, Marisa Chiurco, ci ha informato della gravità della situazione che non si sa più come gestire – affermano Corbelli e Manoccio- che ieri mattina sono stati a Corigliano. Durante tutta la giornata di ieri siamo stati in contatto con l’assessore Chiurco che continua giustamente a manifestarci il grande disagio che si sta vivendo nel suo comune. Purtroppo, non si sa come venire a capo della grave situazione. Mi trovavo in municipio a Tarsia (per il problema del Cimitero dei Migranti) – aggiunge Corbelli – quando a mezzogiorno ho sentito di nuovo l’assessore Chiurco, che ho messo in contatto con il sindaco Ameruso, la quale ha fornito la disponibilità di due associazioni locali (di Tarsia e di Terranova) ad ospitare una ventina di questi minori. Purtroppo è un numero assolutamente insufficiente. Ne restano da sistemare più della metà, oltre un centinaio. Dove mandarli non si sa», affermano ancora i due delegati. «Ad Acquaformosa, – aggiunge Manoccio -, sto in queste ore allestendo dei locali per poter ospitare alcuni di questi minori. Abbiamo sentito tutto lo sconforto dell’assessore che nonostante il grandissimo impegno che insieme al sindaco Geraci e a tutta la macchina dell’accoglienza non sa più come fare e giustamente ci telefona per informarci. È una situazione gravissima, insostenibile ed esplosiva che non può essere tutta scaricata solo sui Comuni portuali, sede di approdo delle navi cariche di migranti. Per questo va immediatamente creata una task force da parte del Viminale per affrontare espressamente l’emergenza dei minori non accompagnati. Senza perdere più tempo». Frattanto una parte dei minori non accompagnati sono stati alloggiati presso l’edificio delle scuole elementari di località Villaggio Frassa. Ma questa sistemazione da sola non basta è necessario rintracciare altre strutture altrimenti la gestione dei minori diventa non solo impossibile ma anche pericolosa.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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