FERROVIE: ELETTRIFICAZIONE IONICA ESCLUSA, PRIME REAZIONI

Roberto Galati

Prime reazioni all’immobilismo pregnante che ruota attorno al progetto di elettrificazione del tratto jonico Sibari-Melito Porto Salvo, chissà perché l’unico rimasto estraneo da tale investimento. Per Roberto Galati (associazione ferrovie in Calabria) «non si riesce a comprendere come mai, una tratta di ben 472 km da Reggio Calabria a Taranto, sia stata elettrificata soltanto nei tratti terminali (da Reggio Calabria a Melito e da Taranto a Sibari con prosecuzione su Cosenza), nonostante da ormai 30 anni si continui a chiedere a gran voce questo irrinunciabile intervento di potenziamento.La scorsa estate si sono svolti alcuni sopralluoghi nelle gallerie e nei ponti della tratta Jonica, al fine di compiere uno studio di fattibilità autofinanziato da Rete Ferroviaria Italiana, relativo proprio all’elettrificazione di tutta la linea, divisa ovviamente per lotti». Il presidente Galati sottolinea come «una delle tratte che più necessiterebbe di essere elettrificata in tempi brevi sia la Crotone – Sibari, come tra l’altro si auspicava a metà anni ’90, quando venne elettrificata e potenziata la Taranto – Sibari – Cosenza. Una necessità che nasce proprio dall’isolamento quasi totale del territorio nord-crotonese, del cosentino jonico e della sibaritide, dalle reti ferroviarie a lunga percorrenza: l’elettrificazione del tratto Jonico fino a Crotone (che annovera un bacino d’utenza a se stante rispetto a quello della Jonica a sud di Crotone), permetterebbe infatti il ripristino di treni diretti da/per il Nord Italia, come da sempre esistiti, ed attestati proprio a Crotone. Altro intervento da non sottovalutare, sarebbe la costruzione della tanto auspicata bretella ferroviaria Thurio – Cassano allo Jonio, che permetterebbe ai treni a lunga percorrenza provenienti da Crotone, di essere instradati direttamente sulla linea Sibari – Paola e da lì sulla Tirrenica verso Nord, evitando la manovra di inversione del locomotore a Sibari.
Ma forse, prima dell’elettrificazione, sarebbe necessario impegnarci tutti assieme, per evitare che le stazioni joniche (Crotone compresa, oggi ridotta a soli 3 binari), vengano sempre più declassate e ridimensionate, peggiorando ancor di più la qualità di un servizio ferroviario da Terzo Mondo…abbandonato dalla Regione Calabria e dalle istituzioni pubbliche, prima ancora che da Trenitalia». L’elettrificazione della tratta jonica consente l’alta velocità, di conseguenza treni di lunghi percorrenza veloci e innovativi. Potrebbe rappresentare un punto di svolta.

Una risposta

  1. L’unico commento da fare è, che ci stiamo ammazzando luno con l’altro, e ancora non mettiamo in opera l’elettrico apposto del gasolio, seguite un po su rai tre il programma LEONARDO che vo farà capire cosa sta succedendo, ma sembra che ce labbiano proprio con la ionica, che in realtà e lunica ferrovia EFFICIENTE su tutti i punti di vista.

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