Commissione d’accesso, ne ha discusso il consiglio comunale

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E alla fine il Consiglio comunale di giovedì scorso, se pur non facendo registrare alcun dibattito, com’era d’altronde logico, si è occupato della decisione del prefetto Tomao di inviare presso il comune la commissione di accesso agli atti. E’ stato il sindaco, Giuseppe Geraci, che in apertura dei lavori ha dato all’assise l’informativa necessaria affinché i consiglieri prendessero contezza di quanto si sta verificando. Su questa vicenda ci sono da registrare gli interventi del Pd e del consigliere comunale, Francesco Madeo. Per il Pd “l’arrivo della Commissione di accesso è un fatto estremamente grave. Sia perché nell’attuale conduzione del governo cittadino la Prefettura ha evidentemente ravvisato le pesanti condizioni previste dalla legge per avviare una indagine così delicata. Sia perché questa decisione viene dopo lo scioglimento del 2010 che, una classe politica seria, rigorosa e responsabile avrebbe invece dovuto tenere come monito e riferimento per evitare che si potesse ripetere. Abbiamo già conosciuto l’onta dello scioglimento per mafia – sostengono dal Pd – e conosciamo i danni enormi all’immagine e alla stessa economia della nostra città creati dal pesante marchio di infiltrazioni mafiose nella gestione della cosa pubblica. E fin dallo scioglimento del Consiglio Comunale sotto la Giunta Straface e poi nella campagna elettorale del 2013 il PD aveva indicato la priorità che la città fosse messa al riparo da ogni tipo di condizionamento e che la politica cittadina tornasse libera da interessi illeciti, da pressioni affaristiche e da abbracci mortali con chiunque, dalle stesse stanze del comune, ne vorrebbe uccidere il futuro.
Purtroppo in città non si è tenuta alta la tensione sui temi imprescindibili della lotta alla mafia e della costante difesa della legalità contro ogni forma di politica collusa e affaristica. Così come dobbiamo dirlo con chiarezza, l’attuale amministrazione ed il suo sindaco Geraci hanno da sempre sottovalutato questi temi ed anzi, con l’atto di questi giorni si sono resi responsabili di tutte le possibili conseguenze e danni che comunque Corigliano avrà”. Per Francesco Madeo, consigliere di Aria Nuova – Riferimento Popolare “non ha senso la richiesta di sospensione dei lavori consiliari fatta l’altra sera. Siamo responsabili della gestione di una città che ha oltre 40.000 abitanti, dobbiamo mostrare coraggio e determinazione nelle nostre scelte.
Non possiamo sospendere la città. Rimaniamo al nostro posto – afferma Madeo – e portiamo avanti il nostro compito o ci dimettiamo e stacchiamo la spina a questa amministrazione, lasciando il posto a chi vuole amministrare. Per una volta nella storia della nostra città riprendiamoci la consistenza nello spazio che la nostra politica ha perso da anni. Non siamo riusciti a farlo per le scelte amministrative a nostro avviso scoordinate e senza un filo logico ben preciso, almeno prendiamo una netta e chiara posizione nei confronti di questa vicenda, qualsiasi dovesse essere l’esito. Cerchiamo nel nostro intimo e riscopriamo gli attributi persi da troppo tempo”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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