Cisl, ancora un rinvio per i lavori di ammodernamento della s.s.106

TONINO RUSSO“All’assemblea convocata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici lo scorso 15 luglio a Roma, nella quale si doveva parlare di ammodernamento della s.s.106, non ha partecipato nessun parlamentare calabrese. E’ sconcertante”.
A dichiararlo è il Segretario Provinciale Ust Cisl di Cosenza Tonino Russo.
“Se a ciò si aggiunge che per il progetto di ammodernamento, inserito nel I programma delle infrastrutture strategiche con una delibera CIPE del 2001, non è stata definita una data certa di inizio lavori si capisce la grande considerazione che ha il governo nazionale della Calabria e della Sibaritide. Ancora un altro rinvio a data da destinarsi, perché i costi non sono definiti e le scelte progettuali non sono conformi alla delibera CIPE.
In realtà si tratta di cantieri promessi e mai aperti, sulle tratte Sibari-Roseto e  Rossano-Crotone, o meglio di fondi stanziati e rimasti bloccati nei cassetti del Cipe o distolti per altre opere, fuori dalla Calabria. E intanto una delle più pericolose strade d’Italia, la via crucis delle lapidi, la strada della morte, continua a mietere vittime. L’ultima proprio domenica scorsa.
Perché la Calabria occupa sempre l’ultimo posto nell’agenda delle infrastrutture del Governo? Perché i parlamentari calabresi non fanno nulla. Perché non sentono sulla propria coscienza il peso delle vite umane che questa strada continua a mietere.
L’economia della Sibaritide è in ginocchio, il tessuto sociale si sta sgretolando, abbiamo bisogno di infrastrutture che portino turisti, visitatori e investitori in questa terra e per fare ciò c’è bisogno di infrastrutture: strade, ponti, viadotti.
La nostra non è sterile polemica, né tanto meno pianto greco è solo volontà di fare bene il nostro lavoro e grande attaccamento per la nostra terra nella quale abbiamo deciso di vivere e nella quale vorremmo che vivessero anche i nostri figli. Per tali ragioni, se la situazione dovesse mantenersi immobile, se l’atteggiamento del governo non dovesse mutare, inviteremo i cittadini a mobilitarsi per chiedere infrastrutture e diritti.

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