Asp, clima teso tra le sigle sindacali e il Dg

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“Non si può più andare avanti così, le relazioni sindacali non sono quelle come, invece, le vuole intendere il direttore generale”.
C’è aria di rottura nei rapporti tra sindacati e direzione generale dell’Azienda sanitaria di Cosenza, ci spiega il perché il coriglianese, Italo Le Pera, presidente della Rsu (la rappresentanza sindacale unitaria) dell’azienda. “Nei giorni scorsi – afferma Le Pera – abbiamo avuto, su nostra richiesta, l’ennesimo incontro tra la delegazione trattante della Rsu, i sindacati di categoria e la Direzione Generale. Avevamo formulato questa richiesta – aggiunge Le Pera – per definire, finalmente, le problematiche in stallo, ormai da circa un anno, su tutto il personale del comparto.
Nello specifico si attendevano risposte dalla parte pubblica su: motivazioni e/o soluzioni del mancato rispetto dell’accordo sul passaggio alla fascia superiore ai dipendenti dell’azienda; utilizzo, privo di alcuna programmazione concertata, delle risorse accessorie in modo spropositato, tanto da dover ricorrere ad altri fondi; processo di stabilizzazione del personale precario dell’azienda (il bacino di maggior precari della regione), fermo, nonostante i diversi decreti di autorizzazione all’assunzione di personale e quindi le imponenti risorse già assegnate all’azienda sanitaria di Cosenza. L’incontro – prosegue Le Pera – sin dalle prime battute ha mostrato l’incapacità della direzione strategica di portare delle soluzioni.
Innumerevoli sono stati i tentativi della parte sindacale di risolvere positivamente le vertenze. Costante, invece, la politica del rinvio della Direzione Generale, la quale ha addotto di volta in volta motivazioni puerili, incoerenti, pretestuose, inconcludenti che ne constatavano la inaffidabilità.
In considerazione di ciò, il sottoscritto e il coordinatore della Rsu, Mario Fusaro, nonché la delegazione trattante tutta, alla richiesta di parte pubblica di un ennesimo rinvio, hanno espresso il proprio dissenso, ed hanno abbandonato il tavolo, non riscontrando un minimo di affidabilità nelle motivazioni esposte dalla direzione generale.
Anche le sigle autonome territoriali Fials, Nursind, Nursing-UP, Ugl, Usb, Flp-Cse, Cisal e Cgil Fp di Cosenza hanno deciso di rompere le relazioni sindacali, riservandosi di intraprendere azioni legali a soddisfazione dei mancato accordo sulle fasce, del recupero delle somme eventualmente sottratte dai fondi dei lavoratori per destinarle a pagamenti accessori autorizzate dai dirigenti, del grave ritardo nel processo di stabilizzazione del personale nonostante le risorse assegnate per decreti commissariali”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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